L’ADDIO
VivaBiancaLuna Biffi
voce, viella, violetta bastarda
Programma
- Melodia corsa: Addio, se fia per sempre addio
- Francesca Caccini: Chi desia di saper che cos’è amore
- Melodia corsa: Ecco bella, dal mio core
- Giulio Caccini: Perfidissimo volto
- Francesca Caccini: Ch’Amor sia nudo
- Melodia corsa: Imprestami le to’ ale
- Claudio Monteverdi: Lamento di Arianna
- Claudio Monteverdi: Sì dolce’l tormento
- Claudio Monteverdi: Eri giá tutta mia
- Giovanni Geronimo Kapsberger: Io amo, io ardo
- Giovanni Geronimo Kapsberger: Sospirati bei lumi
- Melodia corsa: Ero vicina a compiere, amor
- Claudio Monteverdi: Sia maledetto l’aspetto
- Claudio Monteverdi: Quel sguardo sdegnosetto
- Barbara Strozzi: Che si può fare
- Tarquinio Merula: Hor ch’è tempo di dormire
Dopo aver frequentato le classi di violoncello classico e moderno, composizione e storia della musica a Bergamo (Italia) con i maestri Marco Pace, VilmosLeskò e Valeriano Sacchiero ed aver affiancato agli impegni accademici una costante curiosità per la musica etnica e sperimentale, partecipando anche a varie produzioni teatrali, VivaBiancaLuna Biffi decide di concentrare la propria passione ed il proprio interesse sulla musica antica, iscrivendosi perciò alla Schola CantorumBasiliensis (Basilea, Svizzera) ed ivi specializzandosi su strumenti ad arco medioevali e rinascimentali (quali la viella medioevale, la viola d’arco, la viola da gamba rinascimentale) con Randall Cook e parallelamente nel canto, con Richard Levitt e Dominique Vellard, completando i corsi di diploma per entrambe le materie. Durante gli anni di studio a Basilea ha l’occasione di cominciare ad esplorare quella che diventerà in seguito la sua principale peculiarità nell’ambito della musica medioevale e rinascimentale, ovvero l’abilità di cantare accompagnandosi con strumenti ad archetto.Cantante e strumentista al contempo quindi, collabora fin dagli esordi con alcune fra le più importanti formazioni di musica antica europee. Tra queste si ricordano: Alla francesca (co-direzione: Brigitte Lesne e Pierre Hamon, Francia), i progetti “L’AmoureusTourment”, “Le Remede de Fortune” e “MonChantVousEnvoy” con Pierre Hamon, Marc e AngéliqueMauillon (concezione: Pierre Hamon, Francia), SalonDesMusiques (direzione: Marco Ferrari, Italia), Hesperion XXI – Lux Feminae (direzione: Jordi Savall e Monsterrat Figueras, Spagna), il progetto “Perla Mia Cara” con Angélique Mauillon e Guillermo Perèz, Tasto Solo (diretto da Guillermo Perèz, Spagna), il progetto “Sì come al Canto”, con Catalina Vicens, Els Janssen, Susanne Ansorg e Marc Mauillon, oltre che LesFlamboyants (diretto da Michael Form, Germania), Ensemble Peregrina (diretto da Agnieskza Budzinska, Polonia/Svizzera), La Morra (co-diretto da Corina Marti e Michal Gondko, Polonia/Svizzera). Ad oggi ha inciso numerosi dischi per diverse case discografiche quali: Zig-Zag Territoires, Eloquentia, Raumklang, Empreinte Digital, K617 e Aeon. Dal 2007 si presenta soprattutto in qualità di solista ed è invitata presso i più conosciuti e rinomati festival di musica antica (sia rinascimentale che barocca) d’Europa, Europa dell’Est, Nord e Sudamerica. Il programma “Fermate il Passo”, concepito interamente per voce sola e viola d’arco sul repertorio delle frottole italiane (fine del XV secolo, inizio del XVI), ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica fin dalla sua prima esecuzione (Parigi, Francia) ed ha segnato l’inizio di un percorso personale e professionale dedicato al recupero di quest’antica pratica, tal è quella del cantare accompagnandosi alla viola. Al di là delle inevitabili questioni di carattere puramente tecnico e musicologico, il progetto “Fermate il Passo” esiste soprattutto in virtù di un aspetto fondamentale quanto ad importanza: l’emozione viva ed intensa che viene comunicata senza filtri di sorta dall’interprete all’ascoltatore; emozione senza la quale “Fermate il Passo” non avrebbe ragione alcuna d’esistere e né probabilmente avrebbe mai visto la luce in quanto programma da concerto. La ricerca sul canto accompagnato -come pure sull’interpretazione e sulle emozioni necessarie all’esecuzione dal vivo- prosegue anche con altri programmi solistici, attraverso i quali si intendono indagare ulteriormente le sorprendenti potenzialità umane e musicali di quest’affascinante arte ritrovata: “Fenice Fui” (musiche del secolo XIV in Italia), “Melancholia” (repertorii italiani del XVI secolo), “Ondas” (Cantigas de Amigo, composizione in gallego-portoghese, XII/XIII secolo).Spinta dall’interesse per la condivisione della propria esperienza riguardo l’approccio alla musica antica in generale, nonché all’esplorazione dell’aspetto tecnico nel dettaglio, sia vocale che strumentale, si è avvicinata con sempre maggiore partecipazione all’insegnamento, ponendo particolare cura all’approfondimento dell‘estetica vocale e della fonazione legata al canto, oltre che allo sviluppo di una tecnica dedicata in special modo alla conduzione dell’arco per quanto concerne gli strumenti pre-barocchi. Dal 2004 al 2007 ha lavorato, nel ruolo di formatrice di cantanti e strumentisti, per la Fondazione Royaumont (Francia) nell’ambito dei corsi riguardanti la pratica e l’interpretazione della musica antica, sui temi de “La Fabula d’Orfeo” di Angelo Poliziano e del Codex Chantilly. È inoltre regolarmente invitata a tenere masterclass e stages al Centre de Musiques Médiévale de Paris (Parigi, Francia), al CNSM di Lione (Francia) ed alla Schola Cantorum Basiliensis (Basilea, Svizzera).