LA PELLEGRINA
Sonate e danze del ‘600 italiano
ENSEMBLE LA PELLEGRINA
Marco Iamele, flauto dolce
Flavia Truppa, violino barocco
Marco Chiovenda Monti, clavicembalo
Stefano Todarello, tiorba, liuto e chitarra barocca
Marco Ottone, viola da gamba
Programma
- Sonata VII (G.B. Fontana, 1589 – 1630)
- Sonata II (G.B. Fontana, 1589 – 1630)
- Ballo del Granduca (G.B. Buonamente 1595 – 1642)
- La Cattarina (T. Merula 1595 – 1665)
- Sonata I (D. Castello, ca.1602 – 1631)
- Sonata IV a due soprani (D. Castello, ca.1602 – 1631)
- Follia (A. Falconieri, ca. 1585 – 1656)
- Sonata a due soprani (F. Turini, 1589 – 1656)
- Ciaccona (T. Merula 1595 – 1665)
- Aria sopra la Bergamasca (M. Uccellini, 1603 – 1680)
Un viaggio attraverso la musica italiana della prima metà del XVII secolo. In un giogo intricato di stili diversi, specchio dei mutamenti profondi che hanno interessato la vita civile in tale periodo storico, i musicisti del Seicento approcciano una nuova sensibilità musicale, trovando una diversa collocazione nella società e allargando l’orizzonte contrappuntistico e modale ereditato dal Cinquecento alla ricerca di altri valori espressivi tonali che influenzeranno a lungo la musica colta dell’Occidente nei secoli successivi. E’ con la nascita del melodramma, della sonata e l’elaborazione di generi vocali e solistici con l’accompagnamento del basso continuo che si è potuto realizzare quel nuovo ideale “affettivo” attraverso cui la musica si configurava come strumento d’intensificazione delle passioni nella retorica del testo scritto. L’ensemble La Pellegrina ha scelto di selezionare brani strumentali solistici o a più parti di alcuni dei più importanti compositori italiani della prima metà del ‘600. Un programma in cui la succitata “teoria degli affetti” si configura ora attraverso la “severità” del contrappunto, ora attraverso l’originalità del gusto “armonico” del basso continuo, o ancora con l’equilibrato intreccio delle linee solistiche. La spensieratezza dei brani in forma di danze, inoltre, vive in un figurato gioco di scambi, in cui il mondo colto e cortese riceve e fa tesoro di influenze dal mondo popolare: solidi “bassi ostinati” fanno da sostegno alla grande brillantezza espressiva e al virtuosismo di più ampio respiro degli strumenti solistici.
L’Ensemble La Pellegrina è un ensemble italiano specializzato nel repertorio barocco, costituito da studiosi ed interpreti della musica antica. È stato fondato nel 2013 da Marco Iamele (flauti dolci), Marco Ottone (viole da gamba) e Marco Chiovenda Monti (clavicembalo e organo). Dal 2018 ne fa parte stabilmente anche Flavia Truppa (violino barocco) e dal 2020 Stefano Todarello (tiorba, liuto e chitarra barocca). L’ensemble, ha all’attivo diversi concerti in Italia e propone programmi strumentali (e vocali) che, a partire dal 1500, abbracciano più di 200 anni di storia della musica. In base ai repertori, l’ensemble si avvale della collaborazione di diversi musicisti aggiunti come Minni Diodati (Soprano) Elisabetta Ferri (Clavicembalo) Giacomo Cellucci (Clavicembalo), Eric Montbel (Musette). La Pellegrina ha partecipato a concerti – conferenze per la presentazione della ricostruzione della Sordellina, strumento della famiglia delle zampogne risalente al XV secolo, ad oggi esistente in un’unica copia, costruita dall’artigiano e musicista Marco Tomassi. Ogni membro de La Pellegrina ha un personale percorso di studi variegato e una storia concertistica con attività svolte in Italia, Europa e in varie parti del mondo. L’ensemble contribuisce al recupero del patrimonio musicale antico anche scegliendo di proporre composizioni inedite o poco conosciute.