Una donna si aggira sullo spazio scenico nel ricordo dei suoi amori. Sono amori realmente esistiti o è la sua immaginazione a riempire la sua casa di uomini che la hanno amata? Sensuale nel suo vestito elegante la donna ricorda i suoi eroi lontani nel tempo, quegli uomini che forse ora non sono più nemmeno nell’immaginario collettivo dell’umanità. Mentre cammina, sogna , vive, nella sua testa si affaccia una volta Teseo il rapitore di Arianna, un’altra volta Ulisse l’astuto eroe greco che con il suo cavallo ha sconfitto gli ignari troiani, poi immagina Paride e la sua scelta, divenendo così la sua donna ideale. Noi siamo trascinati in quel mitico panorama di eroi mitici e insieme trasportati dalla forza creativa di questa poetessa errante che canta attraverso le sue lettere i suoi amori accompagnata dalla musica di un giovane musicista che sogna di essere lui l’oggetto del desiderio di questa magnifica creatura. Le lettere si susseguono in un crescendo creativo e insieme ad esso crescono i sentimenti di rabbia, di gioia, di dolore, le ansie, i gridi disperati, gli inutili abbracci che la donna immagina di avere o di aver avuto con questi eroi. Sono amori veri? Si sono più reali della realtà e sono tali proprio perché immagini create appositamente da una donna che ama il CANTO, la lirica, la poesia, la musica. Ecco la donna ecco l’umanità che crea cantando e sembra aggiungere qualcosa alla natura… farla più bella attraverso il sogno di una creazione
LE HEROIDES
Sono una raccolta di 21 lettere d’amore di cui 15 inviate da donne del mito ai rispettivi amanti. Le lettere sono monologhi in cui l’innamorata cerca di persuadere l’amante lontano a tornare da lei. Svolgono motivi diversi: la disperazione, la gelosia, l’amante lontano, il giuramento tradito, ricordo dei tempi felici. Le eroine pensano e sentono intensamente, sembrano avere una storia simile alle spalle. Le epistole sembrano avere una uniformità dovuta alla retorica del tempo ma la persuasione della retorica latina è solo lo strumento attraverso il quale OVIDIO narra di sé e del suo tempo, della necessità di recuperare quel desiderio di mito che Roma e l’umanità stava dimenticando nel passaggio ad un mondo più razionale e meno poetico, più politico che immaginativo. Come nel capolavoro di OVIDIO le Metamorfosi così nelle HERODIES il poeta pare suggerire che la modernità dei costumi è necessaria, lo stile va mutato ma ci sono temi che ci riguardano da sempre e sempre faranno parte del nostro viaggio culturale proprio perché fanno parte della natura umana.
liberamente tratto dalle HEROIDES di P. OVIDIO NASONE
diretto da Danilo Proia
con Elisabetta Femiano
Scene e costumi Marco Leonzio
Organizzazione Stefano De Leonardis
Ingresso gratuito