Francesco raccontato con le parole e la musica del suo tempo
I TESTI
Testamento
Francesco
Vita Seconda cap. III
Tommaso da Celano
Saluto alla Vergine
Francesco
“O Francesco da Deo amato”
Jacopone da Todi
Leggenda dei Tre Compagni – cap. XVII
Cantico delle Creature – S. Francesco
LE MUSICHE
Estampie Royale
Anonimo XIII sec.
Laudar vollio per amore
Laudario di Cortona XIII sec.
Reis glorios
de Bornelh XIIsec.
Bacche Bene Venies
Anonimo XIII sec.
Saltarello
Anonimo XIII – XIV sec.
Ave Nobilis
Carmina Burana (XII – XIII sec.)
Ductia
Anonimo XIII sec.
Troppo perde ‘el tempo
Laudario di Cortona XIII sec.
Saltarello – Lamento di Tristano – Rotta
Anonimo XIII – XIV sec.
Sia Laudato San Francesco
Laudario di Cortona XIII sec.
NOTE ALLO SPETTACOLO
Lo spettacolo, “LAUDAR VOLLIO PER AMORE, Francesco raccontato con le parole e la musica del suo tempo,” nasce come un “viaggio” sonoro attorno alla figura di S. Francesco che non vuole ripercorrere cronologicamente la sua vita, ma vuole rievocare attraverso le sue parole e quelli dei biografi a lui contemporanei, o di poco successivi, l’atmosfera che si respirava in quegli anni.
Le musiche scelte a sottolineare e commentare, sono particolarmente significative sia per il periodo storico a cui risalgono che per gli argomenti trattati. La prima lettura è rappresentata dal Testamento che Francesco, fra l’agosto ed il settembre 1226, pochi mesi prima della sua morte avvenuta in ottobre, lascia ai suoi frati. Questo scritto rappresenta il documento chiave di tutta l’esperienza di Francesco. Egli infatti vi condensa il nucleo della sua scelta di vita ribadendo con forza l’ ispirazione divina di ogni sua azione, ricordando di essere stato solo uno strumento nelle mani del Signore e l’immediato legame con l’insegnamento evangelico, riconoscendo inoltre nell’incontro con i lebbrosi l’episodio centrale della sua conversione.
Tra i brani musicali proposti non potevano mancare alcune laudi tratte dal Laudario di Cortona, codice medievale risalente alla metà del 1200. Le laudi iniziali e finali testimoniano infatti quanto già fosse famosa ed importante la figura di Francesco negli anni subito successivi alla sua morte, tanto da essere cantata dalle confraternite di laici alle quali egli stesso con la sua spiritualità aveva dato una spinta importante per l’evolversi di queste forme di canto e preghiera. Infatti sempre le testimonianze relative a Francesco ed ai frati redatte dai biografi ci raccontano che: “Non andavano a predicare ma …andarono come rondini a primavera……e …Francesco cantava in francese, lodando e benedicendo il Signore “.
Un altro fondamentale momento della vita del Santo fu quello subito precedente la sua conversione, e cioè il momento della gioventù in cui Francesco conobbe una vita più mondana. Questi fatti sono ricordati nella Vita seconda di Tommaso da Celano compilata tra il 1246 ed 1247, e sono commentati musicalmente dai canti tratti dai Carmina Burana e dal Saltarello del codice umbro-toscano chiamato di Londra dal luogo in cui oggi è conservato: il British Museum.
Momento saliente e fortemente evocativo dello spettacolo è rappresentato dalla lauda di Jacopone da Todi “O Francesco da Deo amato” . Jacopone descrive infatti Francesco come il nuovo Cristo venuto a sconfiggere di nuovo il demonio. Dopo avere illustrato le armi del nuovo cavaliere Jacopone descrive, drammatizzandola efficacemente, la schermaglia tra Satana e Francesco, che si conclude con la disfatta del nemico infernale. L’esecuzione della lauda Troppo perde ‘el tempo chi ben non t’ama ben si inserisce in questo contesto, sia per l’argomento trattato e sia perché è attribuita a Jacopone.
Per concludere in questo quadro non poteva mancare il “Cantico delle creature” il canto gioioso di lode e di ringraziamento, prima grande lode a Dio scritto dal Santo nella novella lingua italiana, che sicuramente aveva anche una sua musica ma di cui non abbiamo più alcuna notizia. Esso rappresenta un testo eccezionale, composto tra il 1224 ed 1225 fu celebrato come l’espressione più completa e lirica dell’animo e della spiritualità di Francesco. Maria Antonietta Cignitti
AQUILA ALTERA
Ensemble
L’ensemble di musica antica Aquila Altera prende il suo nome da un madrigale di Jacopo da Bologna e nasce all’Aquila nel 1998 da un’idea di Antonio Pro e di Maria Antonietta Cignitti. Dalla sua fondazione l’ensemble si è avvalso della partecipazione all’attività musicale e di ricerca storico-musicologica di musicisti, cantanti e danzatori, specializzati nel repertorio antico e collaborano stabilmente con l’ensemble Daniele Bernardini, Gabriele Pro e Cristina Ternovec.
Aquila Altera ha rivolto da sempre una particolare attenzione alla ricerca e all’esecuzione della vasta produzione strumentale e vocale, sacra e profana, di codici e compositori abruzzesi del Medioevo e del Rinascimento. Fra gli eventi realizzati in tal senso sono da rilevare nel 2002 l’incisione del CD “Menando gli anni–la Musica in Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento” in collaborazione con l’associazione “Le Cantrici di Euterpe”; nel 2004 la produzione del concerto “O Maria quanto scy bella–laudi del popolo aquilano” con la direzione musicale di F. Zimei e nel 2007 la prima esecuzione assoluta del “Codice di Rocca di Mezzo” eseguito per la stagione concertistica dell’ Officina Musicale delle Rocche “G. Scotese”, ed inciso in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali – Discoteca di Stato ed il comune di Rocca di Mezzo.
L’ensemble ha partecipato a festivals, stagioni concertistiche, registrazioni televisive incisioni discografiche, in Italia e all’estero, fra le più significative segnaliamo:
I Concerti di RADIO 3 – concerto andato in onda in diretta su Radio Rai; la XX edizione del festival del Canton Ticino “Cantar di Pietre”- concerto andato in onda in diretta sulla Radio della Svizzera italiana, “I Cantieri dell’Immaginario” – L’Aquila, Musica in Villa – Pic Progetto Integrato Friuli; Autunno Musicale di Como, il festival degli Antegnati (Bellinzona); Festival Cusiano di Musica Antica; XIX Settimana Internazionale di Musica Medievale e Rinascimentale di Erice, il Canto delle Pietre – Lombardia Europa Musica, Festival “Musica Insieme Panicale”, VII Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni; “European day of Early Music”- in collaborazione con REMA; “Dalle Palme a San Luca 2002” – Bologna, Stagione Concertistica “Palestrina e l’Europa “ Fondazione G. P. da Palestrina; “Los Conciertos del Cervantes” – Istituto Cervantes e Ambasciata di Spagna – Roma; la 62esima Stagione Concertistica “B. Barattelli” – L’Aquila.
Aquila Altera ha collaborato alla realizzazione di convegni musicologici per diversi enti ed atenei italiani: Galleria Nazionale dell’Umbria – Perugia, Università degli studi dell’Aquila, di Teramo, Universitè de Paris-Sorbonne (Paris IV), Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, Roma Tre e Centro Universitario europeo per i Beni Culturali – Biblioteca Casanatense.
L’ensemble collabora con l’Associazione Arte & Musica nelle Terre del Perugino e Musìca – Mostra Verso il Museo con cui ha realizzato numerosi progetti tra cui le musiche di scena per la I stagione della fiction RAI “I MEDICI“.
Dal 2013 l’Associazione collabora alla direzione artistica del Premio Selìfa – Concorso Internazionale di Musica Antica.
Discografia:
Laude, Ballate, Salterelli & Villanelle, Musica tra Tradizione Scritta e Tradizione Orale tra Medioevo e Rinascimento Aquila Altera ensemble, Tactus, 2015.
Il Codice Musicale di Rocca di Mezzo, Aquila Altera, 2008.
Giulio Bonagiunta da San Ginesio, Canzon Napolitane, Aquila Altera ensemble, Insieme vocale Giulio Bonagiunta da San Ginesio, 2004.
Menando gli Anni, La musica in Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento, Aquila Altera ensemble, Le Cantrici di Euterpe, 2002.
Tempus Transit, Tempi sacri e profani del Medioevo, Aquila Altera ensemble, Le Cantrici di Euterpe, 2000.