La storia dell’arpa è costellata di luci e ombre; pochi sono i brani per arpa sola del periodo barocco giunti fino a noi. Gli strumenti, immobili e senza più voce, oramai puro ornamento di musei europei, raccontano però di un repertorio che è sicuramente esistito. Ce lo confermano anche le affascinanti narrazioni di vite di suonatori virtuosi, stimati e molto ricercati nelle corti. In loro io mi sono dunque ritrovata: quali musiche dalle loro corde? Perché non ricrearle dando vita in suono a ciò che forse mai fu scritto? È dimostrato che l’arpa mutuasse il proprio repertorio da altri strumenti polifonici quali liuto e cembalo. La mia ricerca mi ha portato a concludere che anche il violino sia stato uno strumento che ha condiviso con l’arpa molte caratteristiche idiomatiche, e dal cui repertorio gli arpisti antichi abbiano tratto più volte spunto. Ho quindi scelto e adattato alcuni tra i brani più affascinanti ed emblematici del repertorio per il violino: le composizioni di J.S. Bach, Biber, Marini, Corelli, Tartini. Ad esse ho aggiunto una rara gemma musicale della compositrice francese Jacquet de La Guerre. L’idea si è rivelata felice: mentre molte musiche per la tastiera spesso risultano poco idiomatiche per l’arpa e devono essere ridotte e semplificate, i brani per il violino si sono adattati meglio e li ho anzi potuti elaborare, ampliandoli ulteriormente. Ho preso ad esempio le numerose trascrizioni dell’epoca delle opere di Bach e di Corelli, per capire quali fossero allora i metodi utilizzati nell’adattare un brano da uno strumento all’altro. Il lavoro di trascrizione si è rivelato ricco di esperimenti, ipotesi, ripensamenti, scelte, fino a raggiungere il risultato che presento qui, che altro non è che una delle tante fasi di trasformazione di musiche che un tempo forse hanno risuonato all’arpa senza essere fissate nemmeno sulla carta. Questo progetto, di natura insolita e dal taglio personale e sperimentale, ha portato alla pubblicazione, lo scorso Maggio, del disco Unwritten: Bach, Biber, Corelli, Marini, from violin to harp per la casa discografica Arcana.
Brani per violino trascritti e suonati all’arpa barocca
Flora Papadopoulos, arpa
Arpa doppia a tre ordini fabbricata da Dario Pontiggia, Milano 2010
Copia dell’arpa Barberini conservata presso il Museo degli Strumenti Musicali di Roma
Programma
Heinrich I. F. Biber (1644-1704) Annunciazione, Rosenkranz Sonaten, c 1676
Bayerische Staatsbibliotek Mus. Mss. 4123
Giuseppe Tartini (1692-1770) Siciliana – Allegro affettuoso, dalla Sonata in Re minore
Ms 1888, fasc.1, Arch. Mus. Padova
Biagio Marini (1597-1665) Sonata per il violino “Per sonar con due corde”
Sonate, Symphonie, opera ottava, Venezia 1626
Elisabeth Jacquet de La Guerre (1665-1729) Aria, dalla Sonata No 1 in Re minore
Sonates pour le violon et pour le clavicin, Paris 1707
Arcangelo Corelli (1653-1713) Preludio Adagio – Gavotta Allegro – Giga Allegro, da Sonata X
Sonate a violino e violone o cimbalo, opera quinta, parte seconda, Roma 1700
Biagio Marini (1597-1665) Romanesca per violino solo e basso se piace
Arie, madrigali, correnti, opera terza, Venezia1620
Johann S. Bach (1685-1750) Adagio – Fuga – Siciliana – Presto, da Sonata I per violino solo
Sei solo a violino senza basso accompagnato, 1720 Berlin Staatsbibliotek Mus. Ms. Bach P967
POSTO UNICO: € 5